
Alcuni lo considerano il primo e l'unico album dei Fotheringay, altri lo considerano il primo disco solista di quella straodinaria, irrequieta ed unica artista quale è stata Sandy Denny. Non credo sia importante una discussione del genere, specie davanti un opera di questo livello.Siamo nel 1970, l'esperienza dei Fairport Convention comincia a "soffocare" la forte personalità di Sandy Danny e questa, insieme al compagno, l'australiano Trevor Lucas, da vita a questa breve ma intensa esperienza. Ci saranno con loro musicisti dei Fairport e non. Il nome, evidentemente, segna anche un legame con il precedente gruppo, dato che " Fotheringay " è il titolo di una canzone ( un gioello di poco più di 2 minuti) dei Fairport Convention. Il disco si apre con un brano destinato a diventare uno dei classici del repertorio di Sandy Danny - che è autrice della gran parte dei pezzi dell'album - ovvero " Nothing More ". Brano elegante,la voce, piena di pathos è splendida, l'arrangiamento semplice ma efficace è perfetto : il disco non poteva aprirsi in modo migliore. Il secondo pezzo è " The Sea ", anch'esso di Sandy Denny, molto delicato, sarebbe stato molto a suo agio in dischi come " Bryter Layter " di Nick Drake, per sonorità , melodia, classe. Con il terzo brano " The Ballad of Ned Kelly ", di Lucas, le atmosfere si fanno più classicamente folk, le chitarre elettriche molto country, la voce di Lucas ed il ritornello "corale " rendono il brano piacevole e " tipico" del genere. ma ci pensa Sandy Denny a riportarci nella magia delle sue composizioni, con la delicatissima e struggente " Winter Winds ", un piccolo capolavoro di semplicità. Segue " Peace in The End ", di Lucas-Denny, ballata folk, ricca di cori e con dei bei interventi di voci. Arriva quindi" The Way I Fill ", tripudio di chitarre, dove la tecnica e la classe sopraffina di Jerry Donahue emerge prepotentemente. Ma non si tratta solo di un pezzo "chitarristico" anzi. Come sempre, l'intreccio sono tra i musicisti è ottimo, le dinamiche sono notevoli. Gran pezzo.Ritorna Sandy Denny come autrice e vocalist in " The Pond and The Stream ", brano che racchiude tutte le caratteristiche dello stile " Denny "ovvero melodie delicate ed eleganti, arrangiamenti mai invasivi, voce meravigliosa. Il tributo a Dylan ( abitudine dei Fairport) si ha con la cover di " Too Much of Nothing ", cantata da Lucas. L'album si chiude con due pezzi tradizionali, l'emozionante "Banks of The Nile " e Gypsy Davey ", che sono tra i momenti migliori di un disco eccezionale.Definirlo un disco folk o folk-revival è sbagliato oltre che riduttivo, si tratta di un capolavoro che va ben'oltre l'etichette.Nella sua carriera ( finita tragicamente nel '78 a soli 31 anni ), Sandy Denny ci ha regalato tantissimi gioielli e questo sicuramente è uno di loro.
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